Racconti
 
 

    

D. - Quali episodi ricordi legate ai servizi che la Banda prestava a Gromo e nei paesi vicini?

R. - Ricordo che ci si spostava a piedi se si andava vicino, per esempio a Valgoglio o Boario, portandosi dietro il pranzo perché si stava fuori fino a sera, mentre per raggiungere Valbondione o Lizzola, salivamo tutti sul camion di Angelo Pezzotta, meglio conosciuto come "Canale". Finito il servizio, ci si fermava nei bar, si mangiava pane, salame e formaggio, e sette o otto di noi suonavano canzonette e walzer fino a mezzanotte e oltre.
La gente accorreva per sentire la musica e per ballare, anche perché si creava un clima di festa, e durante l'anno non erano molte le occasioni per avere nel proprio paese i musicisti che rallegravano ogni ricorrenza! Erano anni in cui poter ascoltare la musica non era cosa da tutti i giorni! Molte volte ricordo che si finiva la Processione alle 17, e fino a mezzanotte si suonava per la gente! Avendovi detto che ci si spostava tutti con un unico camion, capirete che poi bisognava anche accordasi sull'orario per tornare, e lì erano sempre bisticci perché c'era chi voleva tornare a casa, e chi sarebbe andato ancora avanti a suonare!

D. - Hai sempre suonato il clarinetto?

R. - Negli Anni '80 ho iniziato a suonare la grancassa, perché non c'era nessuno che la suonasse, e per l'organico era molto importante; ricordo che anche Leandro, quando fu malato e non potè suonare la tromba, suonò per un anno circa la grancassa, per poi tornare alla sua vera passione, la tromba appunto.

 

D. - Giuseppe, hai fatto il militare in un Corpo Bandistico?

R. - No, io non ho fatto il militare; molti miei amici di allora, e anche tanti ragazzi che ancora oggi suonano, hanno fatto il militare suonando, ed è stata una grande occasione per migliorarsi, anche perché si suonava molto.

D. - Quali episodi ricordi con particolare affetto?

R. - Ho tanti bei ricordi, in particolare il gemellaggio con il Corpo Musicale di St. Moritz, come anche la gita a Grenoble e St. Dalmaz de Tende in Francia, e a Krezlinger in Svizzera dal nostro compaesano don Federico, incontrando i nostri emigranti trasferiti in quelle località per motivi di lavoro; anche a Prosecco (TS) fu molto bello, con lo scambio fra le due bande. Erano sempre momenti che ci univano, momenti di divertimento, ma anche occasioni per portare in giro la nostra musica, laddove alla gita fu associato un concerto. Ricordo poi nel 1985, in occasione dell'anno europeo della musica, i 5 concerti con le bande di Gandellino, Parre, Ponte Nossa, Villa d'Ogna, e nel 1986 l'incisione del disco con l'aiuto di Vittorino Tonoli nella sala incisioni della famiglia di Mino Reitano.

D. - Cosa auguri alla Banda per il futuro?

R. - Le auguro di festeggiare il 115° anniversario, poi il 120°, e così via sino ai 200 anni e ben oltre! Auguri!!