Racconti
 
 

    

D. - A quei tempi la Banda aveva già una divisa, visto che il numero di componenti era già consistente?

R. - No, ancora non ci eravamo attrezzati, anche perché le difficoltà finanziarie non erano poche, ma avevamo il cappello, solo quello.
Fortunatamente nel 1959 il Comune diede un grosso aiuto alla Banda, anticipando i soldi necessari per l'acquisto degli strumenti, soldi che poi, a poco a poco, venivano restituiti dai bandisti che potevano sostenere la spesa dell'acquisto del loro strumento.

D. - Come si svolgevano le prove?

R. - Le prove iniziavano alle ore 20.00, e non si finiva mai prima delle 23.00, anche perché si faceva la pausa a metà prova. A volte si provava tutta sera una sola marcia, perché molti avevano problemi di lettura, visto che, come vi ho detto, si studiava solo qualche mese,

 

e poi si entrava nella Banda, e non sempre le partiture erano di immediata comprensione! A volte si provava tutta sera una sola marcia, perché molti avevano problemi di lettura, visto che, come vi ho detto, si studiava solo qualche mese, e poi si entrava nella Banda, e non sempre le partiture erano di immediata comprensione! Durante i concerti si suonava in piedi: su un'asta di legno venivano fissate alcune luci, e il concerto si teneva di fronte al panificio, in piazza Dante. Alla fine eravamo stanchi, era molto faticoso!

D. - Dove era allora la Sede della Banda?

R. - La Sede si trovava sotto l'attuale Sede, ossia dove c'è il locale caldaia dell'edificio delle Poste; nel 1959, anno di grandi cambiamenti come vi ho detto, si inaugurò la nuova Sede, presso l'ex caserma dei carabinieri, quindi sempre molto vicino all'attuale nostra Sede. Il Maestro era Giovanni Canini, che era un clarinettista autodidatta, ma aveva avuto la fortuna, nel periodo di leva, di studiare con un Maestro molto bravo. Per motivi di salute, Giovanni Canini nei primi Anni '60 smise di dirigere, e il successore fu il figlio Elio.
In quegli anni solitamente il Maestro era un bandista tra noi che si rendeva disponibile al ruolo, non si chiamavano Maestri esterni, cosa che invece si fece quando nacque il nostro Corpo Musicale, e i Maestri venivano da fuori. Elio Canini smise per un breve periodo per motivi di salute, durante il quale lo sostituì Giuseppe Terzi, e poi tornò Elio. Quando, sempre per motivi di salute, Elio dovette rinunciare definitivamente, nessuno più si rese disponibile, anche per impegni lavorativi che non avrebbero garantito la continuità delle prove. Allora si pensò di proporre il ruolo a Luigi Corsini, di Ponte Nossa, che noi conoscevamo sia perché si era diplomato e aveva suonato anche in orchestre importanti, sia perché dirigeva le Bande di Ponte Nossa e Pradalunga.